P.C.T.O. – EX Alternanza Scuola Lavoro
REFERENTE DI ISTITUTO P..C.T.O. Percorsi per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex ALTERNANZA SCUOLA LAVORO)
prof.ssa ANNA MARIA CASILLI
PCTO@istitutoquarenghi.edu.it
Piattaforma: http://pcto.istitutoquarenghi.edu.it/
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO
SOLUZIONI PRATICHE PER SCUOLE E IMPRESE L’ALTERNANZA IN LOMBARDIA: NUMERI E RIFLESSIONI QUALITATIVE
Documentazione TIROCINIO
I documenti del P.C.T.O. sono disponibili sulla relativa piattaforma.
Formazione P. C. T. O.
Si allegano i materiali del corso di formazione.
Premiazione – 70° ANCE – esperienze di alternanza scuola lavoro
Visualizza l’evento
Premiazione ANCE – 2018
NEWS – Ance Bergamo: premia i ragazzi del “Quarenghi”
Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in tirocinio
Impresa Formativa Simulata
Cos’è l’alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di 2° grado, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.
La scuola deve, infatti, diventare la più efficace politica strutturale a favore della crescita e della formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro.
Con l’alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in maniera universale un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante).
L’alternanza favorisce la comunicazione intergenerazionale, pone le basi per uno scambio di esperienze e crescita reciproca.
Non solo imprese e aziende, ma anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo.
In questa chiave si spiega il monte ore obbligatorio: 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei che rappresentano un innovativo format didattico rispetto alle tradizionali attività scolastiche e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche e/o all’estero.
Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.
I TEMPI DI ATTUAZIONE
Dall’anno scolastico 2015/2016, l’alternanza è obbligatoria per gli studenti del terzo anno: le 400/200 ore rimangono comunque un obiettivo del triennio.
Dal corrente anno scolastico 2017/2018 l’alternanza è obbligatoria per gli studenti del terzo, del quarto e del quinto anno: circa 1 milione e mezzo.
Per saperne di più: http://www.istruzione.it/alternanza/normativa.shtml
ALLEGATO: guida-operativa-alternanza-scuola-lavoro-8-ottobre-2015
PROJECT WORK
Questa modalità di alternanza scuola-lavoro è sicuramente la più interessante alternativa agli stage in azienda perché coinvolge comunque efficacemente gli studenti, permettendo l’acquisizione di quelle competenze di base di tipo trasversale da spendere nelle successive esperienze in azienda e permette di applicare l’ apprendimento sociale ed emotivo per una educazione sistemica realizzata con l’aiuto delle aziende.
Il Project Work consiste in un vero e proprio progetto commissionato da una azienda (o ente o associazione) da svolgere nei laboratori della scuola ed esternamente per la durata di alcune settimane, per formare gli studenti ad una progettualità etica delle competenze di indirizzo. Operare in questo modo fa cogliere agli studenti le interconnessioni tra i diversi saperi grazie a una visione unitaria della conoscenza e della realtà. La modalità didattica e la strategia del project work risultano di grande rilevanza formativa, poiché coinvolgono sia gli aspetti legati all’azione, quelli relazionali e quelli legati alla riflessione e alla criticità. L’efficacia si realizza con il corretto abbinamento tra competenze da sviluppare secondo il percorso formativo e un bisogno espresso dal contesto di riferimento. L’analisi dei fabbisogni formativi rappresenta infatti il punto di partenza nella creazione di un progetto finalizzato alla realizzazione di compiti e alla risoluzione di problemi concreti. “Lavorare per progetti” permette di focalizzarsi sui bisogni della specifica situazione, suddividendoli in obiettivi formativi raggiungibili, valorizzando le capacità e le competenze di ogni persona partecipante alla realizzazione del project work. Incentiva infatti i partecipanti soprattutto i docenti (singolarmente e a livello di team come consiglio di classe) e le aziende del territorio a “cimentarsi” sugli argomenti affrontati nell’ambito di un piano di azione, favorendo la loro contestualizzazione in determinati ambienti in cui essi si troveranno ad agire. ll project work rappresenta l’occasione, per coloro che vi partecipano attivamente, di verificare lo stato delle loro capacità organizzative, decisionali, relazionali, operative e di analisi. Possiamo dunque individuare, come finalità primaria di un progetto, la realizzazione di un cambiamento rispondendo ad un bisogno formativo tramite le risorse disponibili e nel rispetto di quanto pianificato Il project work quindi, oltre a fornire vantaggi al destinatario dell’azione formativa, rappresenta un valore aggiunto a livello personale contribuendo ad un accrescimento professionale del progettista con l’acquisizione di competenze in diverse discipline e conseguente interazione con la realtà territoriale produttiva. Questo progetto è finalizzato a guidare gli allievi verso un “saper fare” basato su competenze di cittadinanza ben precise ( saper individuare i propri punti di forza e di debolezza, saper risolvere problemi in un ottica di continuo miglioramento, essere responsabili verso un compito assegnato) sviluppando la creatività’ e l’innovazione nella realizzazione di un prodotto finale.